I "SANTUNI"

I "Santuni", veri protagonisti della processione delle Palme e della "Giunta" di Pasqua, sono statue gigantesche, alte tre metri circa e cave all'interno, che rappresentano i dodici Apostoli. Sono senz'altro un retaggio della tradizione spagnola; infatti ancora oggi in alcune città dell'Andalusia, personaggi simili sfilano nelle processioni della Settimana Santa.
Quelli di Aidone sono costituiti da una intelaiatura di legno che fa da busto, rivestito da tunica e mantello dai colori sgargianti; gli acroliti della testa e delle mani sono di cartapesta.
Oltre che dai colori degli abiti, ogni "Santone" è contraddistinto dagli oggetti simbolici che porta in mano: San Pietro ha la tunica rossa, il mantello blu e nella destra porta un mazzo di chiavi, San Filippo ha la tunica gialla e il mantello blu, nella destra porta un libro, e così via.
Tutti i "Santuni" nella mano sinistra portano un mazzo di fiori, simboleggianti la primavera e la gioia che contraddistingue appunto la processione delle Palme e la Pasqua.


Ognuna delle sei Confraternite ne custodisce due:
Mattia e Andrea la Confraternita di Maria SS. Annunziata;
Giacomo il Maggiore e Giacomo il Minore la Confraternita di Maria SS. delle Grazie;
Bartolomeo e Simone la Confraternita di San Giuseppe;
Pietro e Matteo la Confraternita di Santa Maria La Cava;
Tommaso e Filippo la Confraternita di Maria SS. del Carmelo;
Giovanni e Giuda Taddeo la Confraternita del SS. Crocifisso.

I "Santuni" vengono portati dai "santari", che si infilano nella statua e vedono l'esterno solo dagli occhielli ricavati nella veste all'altezza della pancia. Quando il "santaro" è esperto ne gode il portamento, la camminata, la corsa, nonché l'inchino.
Non si conosce l’origine di questa tradizione che risale probabilmente al Seicento, il secolo della Controriforma e della dominazione spagnola della Sicilia (1545-1713). Un'epoca contraddistinta dall'esigenza di riportare il popolo alla vera Fede e in cui le sacre rappresentazioni, come era già avvenuto nel Medioevo, erano uno strumento per superare l'analfabetismo imperante; come tali possono configurarsi la "Giunta" di Pasqua e la processione delle Palme.
L'altezza di questi "giganti", oltre a simboleggiare la grandezza della santità e incutere rispetto e stupore, permetteva a tutta la folla di vedere e partecipare alla funzione religiosa che raccontava il grande mistero.
Negli anni settanta del secolo scorso, quando la "Giunta" di Pasqua fu ripresa dopo una decennale sospensione, si costruirono le nuove teste dei santi, alcune di quelle antiche avevano delle sembianze inquietanti e si diceva che spaventassero i bambini, erano inoltre molto pesanti perché di gesso; per creare quelle nuove, di cartapesta, ci si ispirò alle statue degli Apostoli che sovrastano la facciata della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.


Altri paesi, in Andalusia e in Sicilia, condividono questa tradizione, i Santi sono chiamati Apustuli a Barrabranca e Sanpauluni a San Cataldo, sono presenti anche a Caltagirone (solo San Pietro) e ad Aragona (San Pietro e San Paolo).

 

 

 

 

 

 

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal sito "Tury Trip".