La prima sacra rappresentazione del periodo pasquale è quella della Domenica delle Palme; da tutte le chiese si muovono i "Santuni", a coppie, accompagnati dalle proprie confraternite; il raduno è verso le nove nella chiesetta dell'Annunziata, appena un oratorio dal momento che la chiesa è diroccata, ma strategica per tutte le funzioni della Settimana Santa.
Da qui, dopo la benedizione, intorno alle ore 10:00 la processione delle Palme, guidata dal parroco della chiesa Madre, si avvia per le vie del paese (vi partecipano tutte le Confraternite di Aidone, ciascuna, tranne la "Maestranza", accompagnata da due "Santuni" e si conclude alla Matrice; qui si svolge un rito antico e singolare.
Le porte della Matrice sono serrate a simboleggiare Gerusalemme che si rifiuta di accogliere il Messia. Gli Apostoli, cioè i "Santuni", a turno bussano senza risultato perché la porta resta chiusa; poi tentano di aprirla con la forza.
Ci riesce infine Mattia, che però, prima di entrare, aspetta che lo facciano tutti gli altri. Gli Apostoli entrano facendo prima dei grandi inchini tra loro e alla porta, infine entra il Parroco che indossa i paramenti festivi in rappresentanza di Gesù.
Dopo la messa e prima del ritorno tutti i dodici "Santuni" si mettono in posa per una foto di gruppo.
I "Santuni", che risalgono al Seicento, sono statue gigantesche costituite da una gabbia di legno, rivestita di abiti di diversi colori, dentro cui entra il "santaro"; le grandi teste di cartapesta richiamano, nelle sembianze e nei simboli portati tra le mani, le statue in marmo che ornano la facciata della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto (1) a cura di Alessandro Saffo (2015), (2) e (3) tratte dal sito "izi.travel".