La sera del Venerdì Santo, il momento di maggior pathos e partecipazione popolare è il suggestivo e commovente rito denominato "’A scisa a crusc’", che si svolge nella Chiesa Madre alle 20:00.
Qui, a partire dal pomeriggio, si raduna gran parte della popolazione aidonese per assistere alla celebrazione liturgica che culmina nella deposizione dalla Croce ('a Scisa a crusc’); la sacra funzione si svolge davanti alla statua del Cristo portato nella Matrice la sera del Mercoledì Santo (con il rito detto "U S’gnur’ a mucciun’") che, intanto, è stato inchiodato su una croce che troneggia sull'altare maggiore.
Il celebrante nel corso della lunga cerimonia invita i fedeli alla meditazione e al pentimento. Al termine, quando la Confraternita dell'Annunziata (accompagnata dai "Lamentatori") giunge in chiesa portando la Bara di cristallo, adorna di fiori, un brivido attraversa la folla che si accalca in ogni angolo e "’A scisa a crusc’" ha inizio.
Ai piedi della croce ci sono le Pie Donne e due confratelli che, appoggiando delle scale alla croce, schiodano le mani e i piedi del Cristo Morto e lo depongono nella Bara.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal web.